sabato, gennaio 20, 2007

Rincontro, Bassano del Grappa e Psicomotricità


2007.01.12
Non mi è mai piaciuto alzarmi presto, ma se devo fare qualcosa di bello o d’importante, ecco che diventa quasi divertente.
Mi ricordo una volta, quando ero bambino, e che mio padre finalmente si è mostrato disponibile a portarmi con sé per andare a pescare. Ma c’era un problema: si partiva prestissimo e se io non mi svegliasse alla prima chiamata, rimanevo a casa.
Mica ho dormito, io. Quando mio padre è entrato in camera, senza accendere la luce per non svegliare miei fratelli, l’ho sorpreso io che ero già in piede e vestito, pronto per partire.
Così, anche oggi mi sono svegliato presto, bello e fresco, con quel pizzico di eccitazione per il rincontro con i colleghi del Master, a Bassano del Grappa, che è anche la terra della grappa, o sarpa, come la chiamano da queste parti.
Questo è stato il quarto incontro, ma per certi versi è stato anche il primo. Il primo incontro dell’anno, ma anche la prima volta che l’ho vissuto come un vero rincontro. Ormai si sono creati dei rapporti all’interno del gruppo, inizio di rapporti di amicizia a colore, acquarello, pastello, comunque a colore.
Mi sento spinto verso gli altri, mosso da un soffice sentimento di curiosità vera che mescola ammirazione e critica, empatia e un’infantile voglia di scherzare. Per la prima volta, almeno che mi ricordi, non c’è nemmeno una persona che m’ispiri antipatia o indifferenza. Magico!
Ho lasciato lo zaino all’hotel e sono andato a cercare l’ARFAP (Associazione per la Ricerca e la Formazione all’Aiuto Psicomotorio). Non c’era ancora nessuno tranne che la Professoressa Sonia Compostella. Mamma mia, che persona squisita. Abbiamo fatto due chiacchiere, ho raccontato un poco di me, ho scoperto che c’è una psicomotricista brasiliana che è il punto di riferimento in Brasile per il Metodo Aucouturier, Sílvia Carnê.
Siamo andati insieme per ricevere il gruppo davanti all’Hotel Brennero. Arrivavano in piccoli gruppi: Tiziano e Tiziana; Irene, Antonella e Marta; Noodle, Geyleen e Federica; Lara, Laura, Chiara e Max; Diavolona e Diavoletta; Luca e Paola, Francesca, Silvia, Fiofil, Chiara Piazza e Carla(in ritardo).
Il seminario di psicomotricità si è basato sulla proiezione commentata di sedute di psicomotricità tenute dalla Compostella. Alla fine, la Professoressa ha fatto delle considerazioni generale sull’attitudine di aiuto, sui bambini, sugli adulti e sul gioco.
Dopo l’incontro siamo andati a cena d’Al Saraceno. Eravamo in 11: Diavolona e Diavoletta, Chiara, Max, Carla, Federica, Silvia, Lara, Laura, Geyleen e io.
Sono stato benissimo e ho dormito come un sasso.

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