martedì, gennaio 09, 2007

Generazione a Scoppio Ritardato


Foto: Marina
2007.01.08
Abbiamo fatto pace il computer ed io. Abbiamo entrambi riconosciuto i nostri errori. Anche il vecchio buon scanner ha deciso di collaborare. Sono andato da De Angelis per ordinare il porta-pellicola FH-3 per il Coolscan: 44.00 Euro. Poi sono andato a piedi fino la Feltrinelli, circa 5 km andata e ritorno. Cercavo “Carte d’Identità”, della Fabbri, consigliatomi dalla Professoressa Ivana Padoan, per la mia tesi del Master. E’ fuori catalogo. Ho fatto un salto da Alessandro Finucci della Biblioteca di Loreto e tutto a posto, tra alcuni giorni lo avrò in mano. Roberto Castra mi ha guidato via telefono per “risetare” il computer. Ho istallato un antivirus e adesso sto tranquillo per quanto riguarda il computer, ma sento che io ho preso un virus influenzale. Spero non dover andare in quarantena. Ho scattato alcune foto nel pomeriggio per documentare la disposizione dei quadri e delle foto esposte a casa. C’era una bella luce. Oggi, ascoltando Damasco, a Radio 3, ho sentito Francesco Piccolo che commentava la sua identificazione col sentimento di “generazione perduta” proprio di Scott Fitzgerald. Questo mi ha fatto ricordare un episodio successo nel 75 quando studiavo nel Colégio de São Bento, che vorrei un giorno raccontare. Ho pensato a Gilfredo Pinheiro, Ottoni Fontana, Bosco Brasil, Renato Ambrósio e a un altro sambentista, che ha fatto un tipo di manifestazione “sovversiva”, in mezzo alla dittatura militare, distribuendo noci ai passanti del Largo de São Bento ripetendo sarcasticamente: “o Brasil è feito por nozes”. Forse la nostra non è una generazione che ha fatto cilecca, ma semplicemente sarà a scoppio ritardato. Almeno lo spero.

Nessun commento: