Andare dal fotografo era la peggior tortura che mi potesse capitare. Che noia mortale, che spreco di tempo! Quelle sezioni interminabili. Odiavo essere fotografato.
Fotografare invece mi è sempre piaciuto. Da bambino, per gioco, per divertimento. Da giovane, per desiderio di comunicare, di dire ciò che le parole preferivano tacere. Da vecchio, per piacere, per lavoro, per testardaggine...
In tutti i traslochi che ho fatto nella vita, non mi sono mai portato dietro le foto dalla mia infanzia. Quando nel 2006, mentre frequentavo il Master in Comunicazione e Linguaggi non Verbali a Venezia, mi è venuto il desiderio di fare la mia FotoBiografia, ho dovuto rivolgermi a mia sorella più grande, Nenê, e a mio fratello immediatamente più piccolo, Adolpho. Grazie a loro due e ad internet sto riuscendo, lentamente recuperare le immagini del mio passato.
Il Diritto al Delirio
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di Eduardo Galeano
Ormai sta nascendo il nuovo millennio. La faccenda non e' da prendere
troppo sul serio (…). Il tempo si burla dei confini che noi inve...
9 anni fa